VITERBO (UNONOTIZIE.IT)

Ci eravamo riproposti di  calare il velo del silenzio “tecnico” sul dibattito acceso e sconclusionato che riguarda il futuro assetto del sistema aeroportuale Laziale.

Tuttavia una lettera di un lettore - che ha lamentato, giustamente, il fatto che, da più di mezzo secolo, l’Italia attende che qualcuno metta mano finalmente ad un piano nazionale degli aeroporti, prima di dare la stura ad accesi campanilismi che nulla di buono apportano al sistema nazionale delle infrastrutture e dei trasporti - ha risvegliato in noi l’insopprimibile desiderio di esprimere un opinione tecnica in proposito.

Non credo che coloro che si auto referenziano esperti del settore possano dimenticare un comunicato stampa emesso da ENAC un paio di mesi fa.

Lo riproponiamo integralmente anche all’attenzione dei media:

Comunicato stampa
CONCLUSA LA GARA EUROPEA PER L’AFFIDAMENTO DI UNO STUDIO SULLO SVILUPPO DELLA RETE AEROPORTUALE NAZIONALE
L’ENAC rende noto che si è conclusa la procedura di gara europea bandita sulla base di una iniziativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, definita in un accordo sottoscritto il 22 dicembre del 2006 tra tale Ministero e l'Ente, per il finanziamento congiunto di 600.000 Euro (di cui 500.000 Euro a carico del Ministero e 100.000 Euro a carico dell'Ente) per l’affidamento dell’elaborazione di uno studio sullo “Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio”.
Lo studio è stato aggiudicato al raggruppamento composto da One Works S.p.A., Nomisma S.p.A. e KPMG Advisory S.p.A..
Si tratta di uno studio programmatico, tarato sulle esigenze e sulle ipotesi di sviluppo competitivo del sistema aeroportuale nazionale, che verrà proposto dall’ENAC al Ministero di riferimento e che potrà diventare la base per la redazione del piano nazionale degli aeroporti italiani.
Il raggruppamento societario che si è aggiudicato la gara dovrà presentare il progetto entro otto mesi dalla data della firma del contratto.
Roma, 13-01-2009

Quindi lo stesso Ministro Matteoli ha promosso una giusta iniziativa, affidando l’elaborazione di uno studio sullo “sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale, quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio” ad un raggruppamento di imprese che potrà fare da base – finalmente – alla redazione del piano nazionale degli aeroporti in un quadro armonico di competitività.

Ma allora si domanda il più sprovveduto dei cittadini: come si concilia questa nobile, se pur tardiva iniziativa, con la diffusione di un documento (peraltro privo di firma), ma con tanto di logo della Repubblica Italiana, contenente il programma di sviluppo per il nuovo aeroporto di Viterbo ed infrastrutture correlate?

Che rilevanza giuridica hanno le iniziative promosse e discusse in Regione Lazio relativamente alla nascita dell’Aeroporto comunitario di Viterbo e degli aeroporti Regionali di Frosinone e Latina prima che si conosca quale sarà lo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale?

Le parole del Presidente dell’ENAC Riggio vanno nella direzione di una visione sistemica dello sviluppo degli aeroporti e delle infrastrutture del nostro Paese? Parrebbe di sì, nel prendere visione di un comunicato ENAC di 20 giorni fa che di seguito riportiamo:

Comunicato stampa
PRECISAZIONI DEL PRESIDENTE ENAC VITO RIGGIO
In merito alla possibilità che il traffico di Ciampino possa essere trasferito sull’Aeroporto di Latina, il Presidente dell’ENAC Vito Riggio precisa di aver affermato che il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli si è sempre espresso in linea con le indicazioni tecniche per il decentramento su Viterbo e che mai Riggio si sarebbe sognato di dichiarare che “il Ministro può dire quello che vuole”.
Per quanto riguarda l’audizione odierna, il Presidente Riggio ha fatto riferimento con grande rispetto al lavoro che il Ministro Matteoli sta facendo per giungere ad una definizione del Piano Nazionale degli Aeroporti.
Su tale questione vi è un ritardo rispetto ad una norma del 2005 che il Ministro Matteoli sta faticosamente cercando di superare con un dialogo costante con le Regioni e gli Enti locali. Con grande rispetto per questa fatica, il Presidente Riggio si è permesso di sollecitare una decisione con riferimento, appunto, all’indispensabile ruolo di indirizzo politico del Ministro Matteoli.
Roma, 11-03-2009

Eppure si continua a duellare tra capoluoghi quasi che la sfida aeroportuale rappresenti la panacea di tutti i malanni che hanno frenato lo sviluppo di una delle più importanti regioni d’Italia.

Si diffondono studi di infrastrutture di collegamento con le reti viarie e ferroviarie e relativi impegni finanziari (almeno per Viterbo), senza che sia stato ancora deciso alcunché su quale dovrà essere il collegamento FS con la capitale, né vi sia un progetto aeroportuale redatto (non si sa bene da quale soggetto) ed approvato in sede di commissione europea per gli aspetti relativi ai fattori sicurezza, capacità, sostenibilità.

E non solo, si programmano anche incontri tra Comune e Provincia per giungere a definire nel giro di pochi giorni, in apposita riunione consiliare, una variante al PRG che comporta un impegno di spesa di 300 milioni di EURO.

Certo una variante di tale consistenza porterebbe a ritenere che, in realtà, si sia in presenza di un nuovo PRG per la città di Viterbo.

In realtà, ad oggi , non è ancora dato conoscere gli strumenti di copertura finanziaria di questa ambiziosa variante e come la stessa si vada a collocare nel “QUADRO  FONTI  IMPIEGHI” licenziato qualche mese fa dalla cabina di regia e qui di seguito richiamato:


QUADRO FONTI  IMPIEGHI
Interventi Istituzione competente Fonti Finanziamento Impegni € (ml)
Infrastrutture aeroportuali AdR AdR 254,00
Infrastrutture ferroviarie RKI Stato 100,00
Infrastrutture stradali primarie ANAS Stato 200,00
Opere connesse Regione Provincia e Comune Enti Locali 15,00
Infrastrutture ed impianti assistenza al volo ENAV Stato 45,00
Costituzione sedime demaniale. ENAC/AdR Stato 45,00
Infrastrutture Enti di Stato ENAC/AdR Stato 5,00
Rilocazionc Aviazione Generale ENAC/AdR Stato 5,00
* N.B. TOTALE GENERALE € 669,00 mi di cui € 400,00 rara finanziamento statale

Un quadro di impegni finanziari, si badi bene, che non trova alcuna rispondenza, relativamente agli importi,  in quanto è possibile individuare in programmi di potenziamento di aeroporti come Malpensa (dove la SEA, per la sola realizzazione di una terza pista e porzione di aerostazione al suo servizio, ha iscritto in bilancio un impegno di spesa di un miliardo e 400 milioni di Euro). Non solo ma i 100 milioni di Euro per quello che dovrebbe essere il nuovo collegamento ferroviario aerostazione Viterbo – Roma, condicio sine qua non per la realizzazione dello scalo etrusco, appaiono di circa 10 volte inferiori a quanto enunciato in conferenze e comunicati stampa diffusi sull’argomento.

Ma, a prescindere da queste e tante altre contraddizioni contenute, a nostro avviso, nei documenti programmatici e nella relazione d’accompagno alla variante del PRG per la realizzazione del NUOVO  POLO  AEROPORTUALE  DI  VITERBO – sulle quali non ci soffermiamo in questa sede, ma ci rendiamo disponibili a discuterle in un confronto con le Amministrazioni proponenti – tutto ciò come si armonizza con il Piano Nazionale degli Aeroporti che non c’è?

E’ il solito discorso dell’uovo e della gallina.

Noi abbiamo appreso dalle recenti e reiterate esternazioni  della compagine governativa che il nostro Paese ormai volta pagina e dalla Repubblica del non fare o meglio del fare poco ed in maniera disordinata, si passerà ad uno Stato che con grande autorevolezza, farà presto e bene, con professionalità, senza sprechi, in modo equilibrato e concreto, per riportare il sistema Paese negli standard di quegli più evoluti in Europa, in particolar modo quanto ad infrastrutture.

Il nostro centro studi ovviamente condivide questo passaggio, definito storico da molti opinionisti, e rivolge quindi al Capo del Governo, ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente, della Difesa, dei Beni Culturali il seguente quesito:

E’ possibile che programmi locali trovino attuazione prima dei piani nazionali cui si sta provvedendo attraverso apposita commessa ed in caso affermativo, nel caso che il piano nazionale  non assecondi poi la previsione programmatica locale, quale giustificazione si potrà trovare allo spreco di denaro pubblico condiviso e sostenuto per anni in ambiti comunali, provinciali, regionali e ministeriali?

La speranza di ottenere una risposta a questo quesito è riposta nel nuovo corso storico intrapreso dalla politica e quindi rimaniamo in fiduciosa attesa, certi che non tarderà a venire.

Viterbo, per il Centro STASA
Il coordinatore dott. Bruno Barra

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