VITERBO (UnoNotizie.it)
Esiste un collegamento diretto tra l'assassinio della bambina in Afghanistan da parte dei militari italiani in missione di guerra e la decisione dello stato italiano di spendere 13 miliardi di euro per l'acquisto di 131 cacciabombardieri F-35 ?
La politica non è fatta mai di scelte neutre.
Ogni azione è rivolta alla definizione di un percorso e di un sistema che garantisca determinati interessi, là dove questi interessi possono essere anche quelli della pace e della giustizia.
Ma gli interessi che il governo italiano persegue sono altri – e non meno è stato fatto in tal senso dai precedenti governi di centro sinistra – se consideriamo l'evidenza dei fatti. In Afghanistan l'esercito italiano, al pari di quelli di altri paesi, presidia un'area strategica per l'approvvigionamento energetico. Come è stato per l'Iraq.
Come a dire che la morte della bambina oggi, come quelle delle centinaia di uomini e donne che si susseguono ogni mese compresi i militari dei vari contingenti, sono “effetti collaterali” della difesa degli interessi strategici italiani.
L'acquisto dei cacciabombardieri assolvono ad un analogo compito, ovvero rafforzare la forza di intervento a difesa degli interessi nazionali su vasta scala. Ci prepariamo per il futuro per le prossime guerre travestite da missioni di pace.
Tutto questo accade in violazione della Costituzione che ipocritamente, il 25 aprile scorso, i più si sono affrettati a riconoscere come cardine del nostro ordinamento sociale e giuridico.
Tutto questo accade all'insaputa dei cittadini e un giorno ci diranno che tutto è stato fatto per il nostro bene, e che possiamo continuare a dormire tranquilli.
Non nel mio nome.
L'assasinio della bambina, l'acquisto di 131 cacciabombardieri: non nel nostro nome.
Se vuoi la pace prepara la pace. Non vi è nulla di più concreto e vero di questo, l'unica educazione possibile, l'unica scelta politica plausibile.
Per l'Associazione per la Sinistra della Tuscia
il Presidente
Umberto Cinalli
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