VITERBO (UnoNotizie.it)
S.T.A.S.A. nel quadro di un’attività informativa di carattere tecnico scientifico che deve tener conto di come lo scalo di Viterbo potrà realizzarsi solo se inserito, in modo armonico, in un’attività di pianificazione generale dei trasporti ricorda – alla luce delle dichiarazioni stampa rilasciate in questi giorni – che ENAC ha presentato già da un paio di settimane “lo studio sullo sviluppo della rete aeroportuale nazionale (cfr.Air Press 15/16 del 20/04/09 pag.588).
In tale studio sono contenute le linee guida e la metodologia che il nostro Paese dovrà seguire per “lo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio”.
Gli elementi focali sui quali di concentrerà lo studio sono: la capacità delle infrastrutture air side e land side, nonché dello spazio aereo di riferimento per gli aeroporti critici; l'intermodalità e il rapporto con il territorio, il paesaggio e l'ambiente; i livelli di servizio rispetto al bacino di traffico e gli utenti nel singolo terminale e il fabbisogno di risorse e la sostenibilità economico finanziaria della gestione.
E’ facile osservare – come peraltro già messo in luce dai resoconti parlamentari sull’INDAGINE CONOSCITIVA SUL SISTEMA AEROPORTUALE ITALIANO condotta dalla Commissione Trasporti della Camera di cui il nostro centro studi ha dato dettagliata informazione – che non rimangono margini, nella realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto, di estemporanee e scoordinate iniziative locali, i cui limiti sono peraltro stati finalmente riconosciuti proprio da coloro che ne sono stati i primi sostenitori.
Per il Centro S.T.A.S.A il coordinatore dott. Bruno Barra
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