ROMA (Uno Notizie.it)
Il 2 giugno si celebra la fondazione della Repubblica italiana.
In questa data si ricorda il referendum istituzionale, indetto a suffragio universale il 2 e il 3 giugno 1946, con cui gli italiani furono chiamati alle urne per scegliere quale forma di governo, tra Monarchia o Repubblica, dare al Paese, in seguito alla caduta del fascismo.
Con la proclamazione della Repubblica, l’allora Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi fu incaricato di formare il nuovo governo ed i monarchi di casa Savoia furono esiliati dopo 85 anni di regno. Re Umberto II fu costretto all’esilio, il 13 giugno abbandonò il territorio italiano e si trasferì a Cascais, in Portogallo.
Ai membri e ai discendenti di Casa Savoia la nuova Costituzione vietò l'esercizio dei diritti politici e l'ingresso in Italia ai discendenti maschi della famiglia. I Savoia torneranno in Italia solo il 15 marzo 2003, dopo 57 anni di esilio.
La giornata del 2 giugno festeggia dunque la nascita della nazione, ugualmente al 14 luglio in Francia, che celebra l'anniversario della Presa della Bastiglia, e al 4 luglio negli Stati Uniti, data in cui venne firmata la Dichiarazione d'Indipendenza nel 1776.
Il 12 ottobre 1946 fu adottato, come canto nazionale degli italiani, l'Inno di Mameli, composto nel 1847 dallo studente e patriota genovese Goffredo Mameli e musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro.
La foggia della bandiera, confermata dall'Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947, venne inserita nell'articolo 12 della Costituzione: "La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano; verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni".
Il 5 maggio 1948 viene fissato l’emblema dell’Italia repubblicana, al termine di due pubblici concorsi e un totale di 800 bozzetti, presentati da circa 500 cittadini, fra artisti e dilettanti. La commissione scelse la soluzione di Paolo Paschetto, pittore e professore di ornato all'Istituto di Belle Arti di Roma, raffigurante una cinta turrita con una porta aperta al centro, completata dalla figurazione del mare e di una stella raggiante, il tutto circondato da una corona di ulivo con le parole “Unità” e “Libertà”.
Per esigenze araldiche, politiche e pratiche, l'originario bozzetto venne alla fine stravolto e sostituito con una stella, una ruota dentata, un ramo di ulivo a sinistra e uno di quercia a destra. La stella, fin dal Rinascimento uno degli oggetti più antichi del nostro patrimonio iconografico, rappresenta la personificazione dell'Italia e indica l’appartenenza alle Forze Armate.
La ruota dentata d'acciaio è l’espressione dell'attività lavorativa e traduce il primo articolo della Costituzione: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". Il ramo di ulivo simboleggia la pace, sia nel senso della concordia interna che della fratellanza internazionale, mentre la quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano.
Il nostro cerimoniale prevede, il 2 giugno di ogni anno, la deposizione della corona d'alloro presso il Milite Ignoto, in Piazza Venezia, e una parata militare in Via dei Fori Imperiali alla presenza del Capo dello Stato, dei rappresentanti del Parlamento e del Governo, del Corpo Diplomatico e delle massime autorità civili, religiose e militari.
Le celebrazioni proseguono nel pomeriggio con l'apertura al pubblico dei giardini del Palazzo del Quirinale, dove ha la sede la Presidenza della Repubblica, con esecuzioni musicali dei complessi bandistici delle Forze Armate.
Elisa Ignazzi
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