TUSCIA - VITERBO - (UnoNotizie.it)
Psicologia, pedagogia e scienze sociali: materie di studio tradotte in concreti progetti nella terza edizione della Festa della Scuola “Apprendi e insegna”, organizzata dall’Istituto Magistrale Statale “S. Rosa” di Viterbo. La Preside Maria Teresa Maffucci, il Vicepreside Ugo Longo, insieme a tutto il corpo docenti e agli studenti hanno dato vita ad una serie di interessanti iniziative che si sono svolte dal 3 al 6 giugno scorsi.
La prima giornata si è aperta presso il Palazzetto dello Sport ed ha visto protagonista le attività sportive scolastiche. Giovedì 4 in Piazza della Repubblica, Piazza del Teatro e presso l’Ipercoop, i ragazzi hanno allestito degli stand per raccogliere fondi, messi a disposizione anche da diversi sponsor, da destinare alle aree dell’Abruzzo colpite dal terremoto. L’istituto ha dato quindi una testimonianza tangibile di altruismo e solidarietà economica, ma non solo. E’ stato realizzato un gemellaggio con varie scuole abruzzesi che nella giornata del 5 giugno sono state ospiti nell’ambito della scuola aperta per seguire le varie attività, in un momento di profonda crescita umana e culturale.
La giornata di venerdì si è rivelata infatti densa di appuntamenti. Uno spazio è stato dedicato ai bambini delle elementari, alla letteratura per l’infanzia e ad un incontro con lo scrittore Dario Giansanti. Si è proceduto poi alla cerimonia di premiazione del concorso intitolato al noto professore viterbese Alessandro Vismara, grande uomo di cultura, giornalista ed insegnante dell’istituto stesso. Si tratta di una competizione letteraria, promossa dai nipoti del professore, che si ripete ormai da anni.
Agli alunni del “S. Rosa” che hanno partecipato al concorso è stato chiesto di svolgere un tema, scegliendo fra tre titoli proposti. La commissione giudicatrice ha decretato vincitrice Diana Ghaleb che si è aggiudicata un premio in denaro, messo a disposizione dai nipoti di Vismara, e altri due minori forniti dalla scuola. Le ultime notizie ci dicono che La studentessa ha scelto una traccia particolarmente attuale, riguardante l’uso e le potenzialità di Facebook, dei social network e delle moderne tecniche di comunicazione che hanno rivoluzionato l’informazione e le relazioni interpersonali. Ospite molto atteso è stato il giovane prete Don Luigi Merola, da tempo impegnato nella lotta contro la camorra attraverso azioni concrete e coraggiose denunce. La sua attenzione nei confronti dei giovani lo porta da tempo in giro nelle scuole d’Italia per diffondere un forte messaggio basato sui valori del rispetto, della legalità, dell’amicizia e della famiglia.
Don Luigi ha parlato con simpatia e semplicità di fronte ad una folla di ragazzi che lo hanno accolto in un clima di entusiasmo. A loro ha ribadito che per sentirsi veramente liberi occorre studiare, perseguire degli obiettivi, non lasciarsi condizionare da un uso eccessivo dei mass media che spesso propongono futili mode, falsi miti e una visione distorta della realtà. La scuola in questo senso ricopre un ruolo fondamentale, deve essere un luogo sicuro, una comunità dove l’individuo acquisisce una coscienza sociale e dove l’insegnante è soprattutto un educatore.
L’ultimo giorno la festa si è spostata al Cinema Azzurro dove è avvenuta la presentazione delle aree di progetto e stage e l’esibizione di un coro composto dagli studenti. Si sono conclusi così quattro giorni intensi che hanno rappresentato per insegnanti e allievi una reale opportunità di crescita formativa e culturale.
Elisa Ignazzi
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