TARQUINIA - VITERBO (UnoNotizie.it) Dalla fine dello scorso mese l’insegnamento di Etruscologia e Antichità italiche dell’Università degli Studi di Torino, sotto la direzione di Alessandro Mandolesi e in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale, ha ripreso le importanti indagini nell’area della Doganaccia, un settore inesplorato della necropoli etrusca di Tarquinia, elevata a patrimonio dell'umanità dall’Unesco. Gli scavi sono possibili grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo di Torino e della Fondiaria-Sai. Contributi vari ai lavori sono inoltre offerti dal Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca, dall’Università Agraria di Tarquinia e, in maniera decisiva, dall’Associazione “Fontana Antica”, che da anni interviene fortemente a sostegno del patrimonio culturale tarquiniese.

L’area archeologica è raggiungibile dalla vecchia strada “della Madonna del Pianto”, oggi in parte praticabile grazie al progetto di valorizzazione “Via dei Principi” promosso dalla Regione Lazio. Le ultime notizie sulla necropoli etrusca dicono che  le ricerche si concentreranno attorno al grande tumulo di età orientalizzante detto “della Regina” (VII sec. a.C.), che, con quello “del Re”, costituisce una maestosa coppia di sepolcri che caratterizzano il suggestivo paesaggio.

Il primo dei due monumenti principeschi, situati nel cuore della necropoli, fu esplorato nel lontano 1928 e, malgrado un antico saccheggio, restituì interessanti materiali che rimandano al periodo in cui l’etrusca Tarquinia fu coinvolta negli intensi scambi internazionali gravitanti sul Mediterraneo orientale.

Lo scorso anno gli scavi dell’Università di Torino hanno interessato il tumulo “della Regina”, l’ultimo grande monumento principesco rimasto nella necropoli tarquiniese: le prime ricerche hanno dato risultati significativi. E’ stato liberato un tratto del podio perimetrale del tumulo, inpartescavatonellarocciae originariamente rivestito in blocchi di calcare, per un diametro attorno ai 40 metri, misura che qualifica questo sepolcro come la più grande struttura a tumulo di Tarquinia finora nota.

Vecchie spoliazioni e pesanti arature hanno però compromesso la conservazione della struttura. Nella nuova campagna di scavo si punterà a precisare le caratteristiche della costruzione, mettendone in risalto i limiti e gli apprestamenti destinati alle azioni di culto; la tomba infatti conserva nella parte anteriore un “piazzaletto” sacro utilizzato per le celebrazioni in memoria del nobile defunto.

Come il gemello tumulo “del Re”, anche quello “della Regina” pare ispirarsi a una tipologia di tombe reali note a Cipro (Salamina, sito archeologico dell’area sud-orientale dell’isola), accostabili soprattutto per le grandi dimensioni dell’ingress è probabile che all'origine di questo modello ci siano proprio architetti di formazione orientale arrivati a Tarquinia circa 2700 anni fa, che qui avrebbero introdotto innovativi modelli architettonici.

Le ricerche cercheranno anche di contestualizzare questi monumenti all’interno della necropoli etrusca e del fenomeno delle tombe a tumulo che caratterizzano il paesaggio arcaico della Tuscia etrusca.
  

- Uno Notizie Tarquinia (  VITERBO ) -

Commenti

  nessun commento...
add
add

Altre News Cultura

La più antica civiltà d'Italia, i Rinaldoniani erano anche a Viterbo

Cosa avvenne nel remoto passato in quel territorio dell’Italia centrale che oggi chiamiamo...

SAN VITO, MINIERA DI PIOMBO ED ARGENTO DI MONTE NARBA / in Sardegna ricchi tesori

Già esplorata a metà Settecento da Carlo Gustavo Mandel, console di Svezia a Cagliari, la miniera...

ARCHEOLOGIA, TARQUINIA, SCAVI DI GRAVISCA / ricerche nello scavo di Gravisca tra le 10 importanti scoperte mondiali

Ultime news Tarquinia, archeologia e storia - UnoNotizie.it - Le ricerche nello scavo di Gravisca,...

TOSCANA, SOVANA / quest'anno un francobollo ricorda 1000 anni dalla nascita di Papa Gregorio VII

Un francobollo, nel 2020,  per il millesimo della nascita di San Gregorio VII Papa. La...

I MURALES DEL BORGO DEI PESCATORI/ a Passoscuro i bellissimi murales resistenti alle tempeste

Le dune di Passo Oscuro sono un bellissimo ambiente dunale di circa tre chilometri, attraversato...

GIORNATE FAI DI PRIMAVERA / 23 e 24 marzo apertura straordinaria di oltre 1.100 siti in 430 località d’Italia

Ultime news - unonotizie.it - Lo splendido paradosso della bellezza italiana è l’essere insieme...

ARCHEOMAFIE / patrimonio culturale e aggressione criminale: il fenomeno delle archeomafie

“Guardate la definizione che di Archeologo ed/od Archeologia fornisce la Treccani, come pure...

TARQUINIA, NUOVO LIBRO SILVANO OLMI / sabato 26 gennaio presentazione di “Non solo la Ciociara” sulle violenze di guerra

Ultime news - unoNotizie.it - Sarà presentato sabato 26 gennaio 2019, alle 17, nella sala del...