Non solo per ragioni legate alle specifiche realta' territoriali che ne verrebbero direttamente macroscopicamente investite, sconvolte ed avvelenate occorre opporsi al dissennato incremento del trasporto aereo, ma perche' esso fortemente contribuisce all'inquinamento globale e particolarmente al surriscaldamento del clima del pianeta, con conseguenze esiziali per l'intera umanita'.
Non solo per difendere il territorio in cui proprio noi viviamo, la sua natura e la sua storia, la sua cultura e le sue risorse, le persone e gli istituti nella trama delle relazioni con le quali ed i quali e' la nostra concreta vita affettiva, morale e civile, e quindi i nostri beni comuni, i nostri diritti di cittadini, i legittimi interessi e i diritti soggettivi in capo alle nostre comunita' e a noi stessi come individui e nelle formazioni sociali di cui facciamo parte; occorre opporsi al dissennato incremento del trasporto aereo anche perche' esso colpisce e danneggia la biosfera tutta e i diritti dell'umanita' intera, ed in primo luogo dei piu' deboli e dei piu'
indifesi: le generazioni future - le quali, o ne avremo cura noi oggi nelle scelte di modello di sviluppo che operiamo, o si troveranno un mondo invivibile - e gli attuali quattro quinti dell'umanita' che privi di potere subiscono in modo e misura schiaccianti le sciagurate decisioni predatorie e vandaliche altrui e le conseguenze devastanti di esse gia' oggi pagandone il prezzo in termini di inique, orribili ed enormi sofferenze.
La situazione di crisi ecologica globale e' gia' ora giunta a un punto tale che se non si fanno oggi drastiche scelte per ridurre le emissioni che provocano il surriscaldamento del clima la catastrofe sara' inevitabile.
Per questo dall'Onu all'Unione Europea, dagli scienziati dell'Ipcc agli statisti piu' avvertiti di tutto il mondo, alle grandi figure della riflessione morale e dell'impegno civile - come illustri premi Nobel, da Desmond Tutu a Wangari Maathai - ci chiedono scelte urgenti e rigorose di riduzione delle emissioni inquinanti e climalteranti.
Anche per tutto questo ci stiamo battendo per impedire la realizzazione del dissennato e criminale progetto del mega-aeroporto a Viterbo; ci stiamo battendo per la riduzione drastica e immediata del trasporto aereo. In nome della ragione, in nome della difesa della biosfera, in nome dell'umanita'.
Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
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