ROMA (UnoNotizie.it)

In anticipo sull’inizio della stagione venatoria 2009/10, i cacciatori laziali torneranno ad imbracciare le loro armi già nei giorni del 2 e 6 settembre, grazie al regalo loro concesso – anche quest’anno! – dal Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura, Daniela Valentini.

Con il Decreto del Presidente della Regione n.529 del 4 agosto 2009, infatti, la Regione Lazio ha concesso, in deroga alla Legge Nazionale 157/92, due giornate, il 2 ed il 6 settembre p.v. di esercizio venatorio da appostamento fisso o temporaneo (senza l’ausilio del cane) alle specie: Tortora (Streptopelia turtur turtur), Cornacchia grigia (Corvus corone cornix), Gazza (Pica pica) e Ghiandaia (Garrulus glandarius).

 “Queste concessioni sono veri e propri regali elargiti dal Presidente Marrazzo e dall’Assessore Valentini ai cacciatori, di cui la fauna selvatica del Lazio, anche quest’anno stremata dagli incendi estivi, non aveva proprio bisogno”, dichiara Massimo Vitturi, Responsabile nazionale Fauna Selvatica LAV.

Anche lo scorso anno, il Presidente Marrazzo e l’Assessore Valentini avevano condannato a morte migliaia di Cornacchie grigie, Tortore, Gazze e Ghiandaie, concedendo 2 giornate di preapertura del calendario venatorio alle doppiette laziali.

Alle proteste della LAV e di tanti cittadini dello scorso anno, nessuna risposta è arrivata dalla Regione.

Fra tutti i regali elargiti ai cacciatori, le “deroghe al calendario venatorio”, così come “il diritto i passaggio sui terreni di proprietà” (art. 842 Codice Civile), sono i privilegi più contestati dai cittadini: una sorta di dazio elettorale che ancora troppi politici continuano a pagare alle associazioni venatorie, ignorando i danni ambientali, la sensibilità dei cittadini (in netta maggioranza contrari alla caccia) e, non ultimo, il diritto alla vita degli animali.

“Questi regali alle doppiette laziali non solo rappresentano un passo indietro rispetto alla tutela della fauna prospettata dalla Regione Lazio, ma contraddicono ancora una volta quanto  Marrazzo aveva promesso firmando il nostro programma elettorale – prosegue la LAV – Probabilmente anche quest’anno, a pochi mesi dalle elezioni regionali, gli Amministratori della Regione Lazio hanno preferito suscitare la simpatia dei voti dei cacciatori laziali, piuttosto che rappresentare le istanze della associazioni animaliste, la sensibilità dei tanti cittadini e la sorte infausta della fauna selvatica laziale”.

La LAV auspica che il Presidente della Regione Lazio utilizzi questi ultimi mesi di attività pre-elettorale per realizzare almeno alcuni degli impegni in favore dei diritti degli animali contenuti nel Programma LAV 2005 e sottoscritti da Pietro Marrazzo e da diversi esponenti della Giunta e della maggioranza in Regione.

La LAV chiede alla Regione che si usi particolare cura nell’allertare le Forze dell’ordine impegnate nei controlli venatori, affinché non solo i cacciatori si attengano alle disposizioni normative, ma si evitino incidenti ad ignari turisti che possono trovarsi nei luoghi aperti ed adibiti all’attività venatoria.

- Uno Notizie Roma -

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