Si è tenuta a Ronciglione presso l’aula didattica di Accademia Kronos il tanto atteso incontro pubblico sui risultati di un indagine promossa da Accademia Kronos e dall’ADUC circa la presenza di Arsenico e di Uranio 238 nelle acque potabili delle città di Capranica, Civitacastellana e Ronciglione. Il salone era affollato da cittadini, amministratori pubblici e tecnici. Relatore il biochimico prof. Ezio Gagliardi, direttore del Centro Alimentazione e Ambiente di Roma, che ha presentato i dati relativi all’indagine avviata ad ottobre scorso sulla presenza di arsenico e uranio 238 nelle acque potabili del viterbese.

L’esperto ha iniziato la relazione precisando che la normativa europea dichiara che fino a 10 microgrammi per litro di presenza di Arsenico nelle acque per uso potabile non ci sono rischi alla salute, rischi che invece possono manifestarsi oltre i 20 microgrammi per litro. Nel viterbese il limite è stato posto per legge a 50 microgrammi, ma questo limite provvisorio decadrà il 31 dicembre di quest’anno e, quindi, i comuni con valori a rischio salute dovranno adeguarsi. Sulla presenza di Uranio 238 sarebbe meglio, ha dichiarato l’esperto, avere valori che non superino i 6 microgrammi per litro.

Fatte queste doverose premesse si è subito  preso in esame il lago di Vico che, contrariamente alle aspettative, ha dimostrato di avere una presenza di Arsenico appena superiore al 10 microgrammi per  litro, mentre per l’Uranio 238 si è registrata una presenza insignificante. Diversa invece la situazione delle acque potabili prese dai  pozzi dove, soprattutto in località Punta del Lago, in prossimità sempre del lago di Vico, si è riscontrata una presenza di Arsenico impressionante, addirittura 160 microgrammi per litro.

Presenza preoccupante di uranio 238 anche a Ronciglione, addirittura più di 40 microgrammi per litro, nella fascia che va da via Antonio da Sangallo alla vecchia stazione. In questo caso, ha precisato il prof. Gagliardi, l’organismo umano può incorrere in seri rischi se vengono ingerite quantità di uranio 238 superiori ai 10 microgrammi per litro.

Fortunatamente la presenza di Uranio 238 è concentrata in una sola zona di Ronciglione, altrove, dalle analisi compiute risulterebbe essere presente sotto i 10 microgrammi per litro. Per l’Arsenico invece i valori più o meno sono di gran lunga superiori ai 10 microgrammi, ma sotto ai 50 come previsto dalle proroghe di legge. Anche Capranica fa registrare una percentuale di arsenico rilevante, ma sempre sotto i 50 microgrammi per litro, stessa cosa per Civitacastellana.  L’acqua che scaturisce dalla fonte pubblica della Mineralneri di Capranica è risultata la migliore per la sicurezza salute, di tutta la zona, infatti non si è riscontrata la presenza di uranio 238 e la percentuale di arsenico è quasi irrilevante, solo 4 microgrammi per litro. 

Ovviamente tutti questi dati hanno preoccupato gli astanti i quali hanno chiesto come uscirne fuori. Il prof. Gagliardi ha precisato che comunque questa è la prima fase di un lavoro d’indagine che in futuro dovrà essere più ampio ed articolato, prevedendo di allargare la ricerca ad altri comuni del viterbese. L’esperto ha raccomandato di non consumare per usi potabili quelle acque delle zone in cui i dati sono risultati critici. Ha poi aggiunto che, comunque, esistono sistemi di abbattimento di queste sostanze, certamente costosi, ma indispensabili per tutelare la salute umana.

A dare manforte alle affermazioni del prof. Gagliardi è intervenuto l’assessore all’ambiente del comune di Caprarola che ha spiegato come loro hanno risolto il problema realizzando un depuratore dell’acqua pubblica con i nuovi sistemi di filtri ad osmosi inversa. Un impegno finanziario pesante per il comune di Caprarola, ma necessario. L’Assessore Arcangeli di Caprarola ha poi dichiarato di mettersi a disposizione di tutte le altre amministrazioni comunali che volessero risolvere questo problema.

-Fino ad oggi, ha dichiarato il responsabile di Accademia Kronos di Viterbo, il prof. Giulio Signorelli, - abbiamo sostenuto economicamente solo noi le spese di questa operazione, ma per proseguire abbiamo bisogno di risorse finanziarie che solo l’amministrazione provinciale di Viterbo potrà fornirci. A quel punto, nell’arco di 5 o 6 mesi, potremo avere in mano tutta la situazione delle acque del viterbese contaminate da Uranio 238 e da Arsenico.-

In conclusione, i dirigenti di Accademia Kronos e dell’ADUC, hanno previsto di far effettuare l’esame gratuito dei capelli, per valutare il livello di accumulo di sostanze radioattive e di metalli pesanti, a 10 cittadini di Ronciglione. I capelli sono accumulatori naturali di sostanze tossiche e quindi possono rivelare  lo stato di salute di una persona. Modalità e tempi per tale operazione verranno resi noti tra giorni dai centri di Accademia Kronos di Viterbo e di Ronciglione, intanto per altre informazioni: 0761.093080

Filippo Mariani

- Uno Notizie Ronciglione - Lazio -

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