Si è svolta a Viterbo una riunione della Asl per presentare ai medici di medicina generale un progetto aziendale riguardante la gestione di nuove attività ambulatoriali.
Nel corso della riunione è intervenuta nel dibattito anche la dottoressa Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Isde (Associazione italiana medici per l'ambiente - International Society of Doctors for the Environment Italia) che ha posto all'attenzione dei presenti alcune importanti emergenze ambientali che riguardano il territorio viterbese.
In particolare la dottoressa Litta ha illustrato il grave impatto che avrà su ambiente e salute la minacciata messa in funzione della centrale riconvertita a carbone di Tor Valdaliga Nord a Civitavecchia, ed ha fatto rilevare, anche in considerazione delle sempre minori disponibilità finanziarie della sanità regionale, la necessità di dare priorità assoluta a progetti di monitoraggio e studio dello stato di salute delle popolazioni e della situazione dell'ambiente.
Il territorio viterbese e i suoi abitanti infatti continuano a subire aggressioni ambientali: dalle servitù energetiche col loro carico inquinante alle discariche abusive, alla presenza di metalli pesanti nelle acque potabili - in particolare dell'arsenico - e ai processi di eutrofizzazione dei laghi che favoriscono la presenza e lo sviluppo di alghe in grado di produrre tossine estremamente dannose per la salute. In tale contesto occorre non disperdere risorse ed energie, e promuovere invece la prevenzione con adeguate iniziative che coinvolgano tutte le istituzioni in difesa della salute di tutte le persone.
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