Rifondazione: Mancanza d'acqua e disagi? Iniziamo a parlare di indennizzi.
Domenica mattina in piazza Duomo Rifondazione Comunista terrà un banchetto per distribuire i moduli di richiesta d'assistenza gratuita all'ACU (Associazione Consumatori Utenti), che si è resa disponibile a dare battaglia per rendere ai cittadini quanto è loro dovuto.
Continua la mancanza d'acqua senza preavvisi a Fabrica di Roma, Rifondazione passa all'attacco chiedendo al Comune di prevedere forme di indennizzi per i danni che i cittadini stanno subendo.
Sono infatti molte le lavatrici e le lavastoviglie bruciate per colpa delle interruzioni non preannunciate. Decine anche i contatori che sono stati sostituiti perché guastati dai sedimenti contenuti nell’acqua. I continui sbalzi di pressione, dovuti alle bolle d’aria, staccano dalle tubature le incrostazioni che sporcano l'acqua (in teoria potabile), tanto da creare dei veri e propri tappi al filtro d'entrata che risultano fatali al contatore.
Non è tutto: visti i tanti lavori e le innumerevoli falle, le costanti e ripetute interruzioni del servizio, si ha un continuo passaggio di aria nella rete.
Ogni volta che manca l'acqua, dal rubinetto deve fuoriuscire una certa cubatura d'aria che fa girare il contatore. Ciò vuol dire che se le mancanze d’acqua si verificano spesso si ha pure la beffa di dover pagare uno sproposito di aria, più che la poca e pessima acqua.
Pensiamo ai tantissimi che da maggio hanno subito da trenta a cinquanta interruzioni. O ai tanti che più senza che con l’acqua in casa, o chi non la riceve praticamente per niente da mesi, come 2 famiglie a Via Peraccio, e probabilmente altri che non conosco.
Il Comune invece di fare un manifesto che non dice nulla, dovrebbe rendere ai fabrichesi alcune fondamentali spiegazioni.
Visto che il Sindaco non risponde mai, spero che l’assessore competente, Renato Alessi, dimostri un po' più di rispetto e spieghi come mai utilizziamo da due anni scavatrici private anziché il mezzo del Comune, che invece rimane parcheggiato ad ammuffire?
E’ vero che in questo modo le perdite causate all'ente potrebbero attestarsi sui 100mila euro. A quanto ammontano i mandati di pagamento per le prestazioni di ditte private di scavo?
Ma soprattutto, come mai la rete idrica è in rovina, visto che dal 1995 paghiamo sulla bolletta, oltrealle manutenzioni, anche il depuratore che non c'è? Tutti abbiamo versato ogni anno al gestore del servizio un 20-30% in più, che però non è diventato un depuratore, né stato accantonato e nemmeno è riuscito a garantire una manutenzione decente, visto che siamo al collasso della rete.
Ma allora in tutti questi anni che uso è stato fatto dei soldi?
Infine se il problema consiste nel “repentino e costante abbassamento del livello d'acqua di una falda”, che ci può anche stare, come mai allora le mancanze si verificano a scacchiere (e a rotazione) in giro per tutto il paese?
Lo sa Alessi che pianificare la mancanza d'acqua senza preavvisare la popolazione, oltre che incollerire (giustamente) la gente, costituisce anche un illecito?
Una cosa è certa: i cittadini devono tutelarsi e il Comune è bene che cominci a pensare a forme di indennizzo per i danni causati dalla sua pessima gestione del denaro pubblico e del servizio idrico.
Riccardo Fortuna
Partito della Rifondazione Comunista
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