50 ANNI DI MARCIA PER LA PACE. Erano in 200mila alla marcia della pace - ultime notizie sociale - Cinquant'anni e non sentirli. Cinquant'anni da quel 24 settembre 1961, quando Aldo Capitini, che inventò la prima marcia della pace percorse il 24 kilometri che separano Perugia da Assisi insieme a Norberto Bobbio, Renato Guttuso e Italo Calvino. Cinquant'anni dallo slogan di allora che inneggiava alla pace e alla fratellanza tra i popoli e che è stato riportato anche nella marcia di quest'anno.

Gli striscioni però quest'anno erano tanti, a iniziare da quello che apriva il corteo per la candidatura di Assisi e Perugia a capitali europee della cultura per il 2019, portato dai sindaci delle due città uno di centro destra, l'altro di centro sinistra, a rappresentare una cultura della pace che unisce la cultura cattolica e quella laica. C'erano striscioni e slogan ispirati ai temi dell'attualità che andavano a disegnare un programma politico spontaneo, dove i tanti movimenti e associazioni intervenuti parlavanno di politica, lavoro, ambiente, diritti, immigrazione.
 
L'Umbria ha salutato la marcia della Pace con una bella giornata d'autunno che ha visto i partecipanti raccogliersi in un corteo spontaneo e disciplinato aal'Arco di San Girolamo a Perugia poco dopo le 9.30, per poi partire alla volta della rocca di Assisi. C'erano associazioni laiche e religiose, scout, sindacati, gruppi spontanei e organizzati, parrocchie e movimenti politici, istituzioni con sindaci e gonfaloni portati dai vigili urbani, singoli marciatori con zainetto regolamentare, agricoltori e "amici della bici", Unione ciechi, animalisti e Anpi. A unirli tutti un mare di bandiere arcobaleno.

A muoversi da Perugia sono alcune decine di migliaia, ma il corteo si ingrossa man mano che avanza, a ogni traversa, rotonda, incrocio che si incontra per la strada. In parecchi entrano alla fine della lunga discesa, a Ponte San Giovanni, moltissimi attenderanno a Santa Maria degli Angeli, dove comincia l'ultimo strappo che si inerpica fino alla Rocca di Assisi. Anche se è difficile quantificare i partecipanti le fonti parlano di circa 200.000 persone intervenute.


"Siete la parte migliore di questa Italia lacerata", ha detto alla partenza il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, mentre monsignor Domenico Sorrentino, arcivescovo di Assisi, ha letto un messaggio di Benedetto XVI che esprimeva "sincero apprezzamento per la significativa manifestazione volta a richiamare l' universale valore della pace nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno". Anche il leader di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola intervistato dai giornalisti presenti ha dichiarato che "se il popolo marcia alla Perugia-Assisi vuol dire che sta imboccando la strada giusta" per costituire un'alternativa all'attuale maggioranza di governo.

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