Save the date. Ultime notizie Roma - UnoNotizie.it - Mettiamo sotto processo l'egoismo sociale! Donne e disabili lo giudicheranno a Roma mercoledì 8 marzo alle ore 11,00 in piazza del Campidoglio. È la prima manifestazione pubblica promossa dal Comitato per le Quote Bianche. Si tratta di una rappresentazione teatrale dal titolo La Corte di Giustizia degli Ultimi, con testi e regia di Paolo Bussagli del Coro drammatico 'Renato Condoleo' di Firenze.


Il Comitato per le Quote Bianche, di cui il Modavi e l'associazione Valentina sono promotori, si batte per ottenere maggiori spazi di rappresentanza per le persone disabili nelle istituzioni politiche ed economiche. Con questa battaglia, quindi, ci impegniamo a facilitare il cursus honorum di chi come professionisti, lavoratori, studenti, etc. a prescindere dai propri meriti personali, incontra inevitabilmente ed oggettivamente più ostacoli degli altri. Una grande battaglia di civiltà che tutti noi dobbiamo combattere in prima persona per vincere l'atteggiamento ''ghettizzante'' che di fatto esclude milioni di persone dalle decisioni che riguardano la 'cosa pubblica'.

Una manifestazione per i disabili l'8 marzo, perché? Perché vogliamo celebrare il ruolo della donna anche nella disabilità: maggioranza tra le persone direttamente coinvolte e tra quelle che nella vita si occupano di persone con questo problema. Al Campidoglio andranno in scena dramma e festa allo stesso tempo, con momenti di danza e di recitazione che si alterneranno sul palco.

Comitato per le Quote Bianche




In Italia vivono oltre 5 milioni di persone con diverse forme di handicap.
In Europa il popolo delle disabilità arriva a 50 milioni, forse di più. Sono tutti cittadini dei 27 Stati che hanno aderito all’Unione Europea.
Il mondo dell’handicap, in Europa, coinvolge nella vita quotidiana oltre 200 milioni di persone tra familiari, operatori ed il volontariato. Questo popolo immenso è sostenuto e curato, nelle famiglie e nei servizi alla persona, soprattutto dalle donne.
Questa parte, pure così consistente, della popolazione italiana ed europea non ha rappresentanza nelle istituzioni, nei Governi, nelle Amministrazioni locali, nei Consigli di Amministrazione Aziendale e negli Enti Pubblici. Proprio per questo, Modavi e Ass. Valentina hanno scelto di dare vita all’iniziativa “Quote Bianche”, di cui si redige il manifesto programmatico.

1. Questo immenso popolo di donne e di uomini, pari, per numero, ad un’intera nazione, non è rappresentato che in maniera casuale, episodica ed insignificante nelle Istituzioni e negli organi rappresentativi, quali Governo, Parlamento,Amministrazioni locali, come anche nei Amministrazione Aziendale e negli Enti Pubblici.

2. La politica e le istituzioni continuano ad emarginare e ad escludere i portatori di handicap dagli organi rappresentativi. Eppure il valore di queste persone trova riscontro evidente nella vita di ogni giorno: tra le persone con handicap ci sono anche professionisti, operai, impiegati, studenti che, pur se con fatica, cercano una completa integrazione sociale.

3. E’ evidente l’immoralità di questo atteggiamento “ghettizzante” della politica e della società, come è evidente il gravissimo vulnus ai principi fondamentali della democrazia. Impedire, di fatto, ad una percentuale così grande di cittadini la partecipazione alla promulgazione delle leggi, escluderla dalla possibilità di contribuire allo sviluppo sociale e del diritto di controllo sulle attività delle Istituzioni di governo, lede ogni principio etico e civile.

4. Per queste ragioni, il Modavi e l’Associazione Valentina lanciano l’iniziativa delle “Quote Bianche”, proponendo la creazione di un sistema di garanzia dei diritti che consenta alle persone con disabilità di partecipare, da protagoniste, alla vita politica ed istituzionale, sia in Italia che in Europa.

5. Il MODAVI e l’Associazione Valentina, insieme al Comitato Promotore e tutte le associazioni firmatarie di questo documento, invitano i rappresentanti del Parlamento, delle Istituzioni, delle Associazioni ed ogni cittadino a concorrere alla promulgazione di una legge, identica a quella delle cosiddette “quote rosa”, che obblighi alla presenza di una percentuale garantita - almeno il 5% - di persone con disabilità nelle liste elettorali e negli organi rappresentativi dello Stato.
E’ tempo di costruire una Stato che tuteli le fragilità sociali e che operi per l’integrazione deboli e forti, superando gli egoismi.

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