Santa Barbara: positivo l’avvio dei lavori della rotatoria ma molto resta da fare per rendere vivibile un quartiere dimenticato dal Comune. Eppoi, il sindaco Giulio Marini dovrebbe impegnarsi per individuare una sede idonea per l’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla”. E’ il senso dell’interrogazione che il consigliere del Pd, Roberto Talotta, ha presentato ieri in consiglio comunale.
“Voglio mettere in risalto ancora una volta – ha detto - la situazione del quartiere Santa Barbara in relazione alla scuola fantasma e ai quotidiani problemi della viabilità. Mentre per il complesso scolastico nulla si nota all’orizzonte, apprendiamo con un profondo sospiro di sollievo dall’assessore Giovanni Arena, attraverso le pagine dei giornali, l’inizio dei lavori della rotatoria con intersezione tra Santa Barbara e la strada Teverina, e il collegamento con via Lega dei XXII Popoli e via Porsenna, a partire dalla fine di questo mese”.
“Allo stesso tempo, lasciando per un momento le grandi opere di cui sopra, sono costretto a richiamare l’attenzione – ha proseguito - sulla assenza di segnaletica di molte vie della città, ad iniziare proprio dal popoloso quartiere di Santa Barbara. Una questione che ha acceso molte polemiche per la differenza di trattamento con altri siti, vedi il sontuoso “arredo segnaletico” di Prato giardino, allestito in onore di Lucio Battisti”.
“La volontà dell’amministrazione comunale di risolvere i problemi della città – ha sostenuto Talotta - sarebbe visibile partendo proprio dalla cura delle piccole cose, e intitolare le vie cittadine con apposita segnaletica credo sia la cosa più semplice e anche più praticabile”.
“E’ mia intenzione – ha concluso - rafforzare l’appello di Sergio Fravolini, presidente dell’Aism di Viterbo, ovvero l’associazione sclerosi multipla, rivolto pubblicamente al sindaco, per individuare un idoneo locale dopo lo sfratto subito a dicembre dello scorso anno. Un locale che possa accogliere questi malati per le loro esigenze di terapia di gruppo, molto importante per alleviarne la sofferenza legata ad una malattia tanto seria quanto complicata nella sua evoluzione. Il considerevole numero dei soggetti colpiti da questa invalidante e crescente patologia, che coinvolge pesantemente tutti i membri delle loro famiglie, impone una particolare attenzione anche a livello comunale con provvedimenti che dimostrino solidarietà, umanità e presenza delle istituzioni nella complessa vita dei cittadini più bisognosi di aiuto”.
M. Rossi
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