Caro Mazzola,
invece di pensare al mio pane quotidiano pensi al suo, e cerchi di guadagnarselo.
Lei che ha svenduto per un pugno di dollari la città di TARQUINA e trattando l'indennizzo per la riconversione a carbone è, nei fatti, l'unico sindaco che ha dato un prezzo alla salute e all'economia dei tarquiniesi, lei che denuncia i cittadini onesti che fanno oneste rimostranze (mamme, agricoltori e imprenditori turistici), lei che è così “democratico” e delibera di concedere la sala comunale solo alle manifestazioni patrocinate dal Comune; evidentemente si è dimenticato che, in campagna elettorale, prometteva che il Comune sarebbe stato una casa trasparente! Sarebbe lei l'amico in Comune?
E allora, caro amico in Comune, dopo due anni di amministrazione, dov'è l'area destinata alla Fiera promessa in campagna elettorale? A che punto è la zona industriale? Oltre ad abolire l'assessorato dedicato, che cosa ha fatto per il lido? Perché non c'è ancora il metano? E la lottizzazione di San Giorgio che rimetterebbe in movimento l'economia del territorio? Non era lei che aveva promesso di far diventare gratuito il parcheggio a pagamento della Barriera S. Giusto? E la costosissima ex cartiera (costata 1 miliardo e mezzo di lire proprio quando lei era assessore) sarà sempre e solo un luogo di sosta? E il pomodorificio, del quale si è occupato insieme ai suoi amici della Regione (a cominciare dall'Assessore Valentini, e il consigliere regionale dalle cui labbra pende) che non sono riusciti in 4 anni a far partire nemmeno un bando per il piano di sviluppo rurale, e a pagare il pregresso: mi pare che sia ancora chiuso? E il suo pugno duro contro gli atti vandalici in paese? Non basterebbe la carta per dire cosa la sua amministrazione, notoriamente immobile, NON HA FATTO per le manifestazioni tradizionali e culturali a Tarquinia.
Se è stato costretto a modificare il regolamento comunale e ridurre il numero per costituire validamente l'adunanza, è evidente che teme, e fa bene, anche i suoi sostenitori in Consiglio che sono sempre meno, come sempre meno sono gli elettori della sua coalizione a livello comunale, regionale e nazionale.
E, infine, le ricordo che, invece di fare il “teatrante”, è suo dovere sapere come Sindaco, informandosi direttamente da loro, chi sono e cosa fanno le persone che accedono nelle aree non private del suo Comune.
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