MILANO (UNONOTIZIE.IT) "Amo la scuola in quanto ci ho passato i miei primi ventidue anni di vita perché figlia di un custode. Potete immaginare come sia affezionata a questo ambiente". Con queste parole inizia l'appello firmato da Silvia Michela Carrassi, responsabile per Milano dell'Italia dei Diritti, indirizzato ai dirigenti degli uffici scuole della città e dell'hinterland lombardi in seguito alla denuncia del pessimo stato in cui si trova la famosa scuola "Pirelli", una delle più antiche e rinomate di Milano. "Sono molte le scuole della città che necessitano di grandi ristrutturazioni in quanto costruite tra gli anni cinquanta e sessanta - precisa la Carrassi - quindi viene facile pensare con quali materiali siano state costruite. Il problema dell'amianto, anche se tra i più discussi degli ultimi anni per via della nota pericolosità verso la salute,quasi diventa marginale in riferimento alla decadenza strutturale di alcune scuole". Una situazione che, ricorda la responsabile, potrebbe essere risolta se si eliminasse la cronica lentezza di cui soffre la burocrazia italiana: "Occorrono più soldi, controlli, maggiore tempestività e un coordinamento tra chi ha il compito di organizzare gli interventi e gli operatori delegati a realizzarli. La burocrazia è piuttosto complessa e una scuola che necessita di manutenzione straordinaria o ordinaria deve comunicarlo prima alla propria direzione e poi all'ufficio scuole. A questo punto nascono i problemi di budget e di assegnazione degli appalti, con tempi di realizzazione biblici". La situazione in cui versa la scuola "Pirelli", conclude la Carrassi: "È quella in cui si trova circa l'80% degli istituti scolastici, e dato che è in gioco la sicurezza di bambini, docenti, genitori e personale scolastico, è necessario un vero e proprio controllo globale su tutto il territorio".
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