ROMA (UnoNotizie.it)
La crisi continua a ‘mordere’ le piccole imprese anche nel primo semestre 2009 con un ulteriore ridimensionamento della produzione, della domanda e del fatturato. Spiragli di ottimismo invece, per l’occupazione e per gli investimenti.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale curato dall’Ufficio studi di Confartigianato che periodicamente rileva l’andamento dell’artigianato e delle piccole imprese con meno di 20 addetti, sulla base delle indicazioni di un campione di 4.200 imprenditori in tutta Italia.
Artigiani e piccole imprese archiviano un 2008 difficile, soprattutto nel secondo semestre, con il segno negativo per i principali parametri: tra giugno e dicembre dello scorso anno, infatti, i livelli della produzione e della domanda sono calati del 2,3%, ed il fatturato ha registrato una contrazione dell’1,7%.
Per il primo semestre del 2009, gli imprenditori prevedono segni ancora negativi per produzione e domanda (-1,1%) e per il fatturato (-1,3%), mentre il segno positivo accompagna l’andamento del mercato del lavoro confermando la propensione di artigiani e piccole imprese ad assumere: gli occupati sono previsti in crescita dello 0,5%.
Migliora anche la propensione ad investire: nei primi sei mesi 2009 la quota di imprenditori che prevedono di effettuare investimenti sale al 18,4% rispetto al 15,7% del secondo semestre 2008.
Più in dettaglio, ci sono categorie che hanno retto meglio di altre all’impatto della crisi e per le quali le prospettive nei primi sei mesi del 2009 sono migliori. E’ il caso delle aziende dell’alimentazione e del benessere. Le imprese del settore alimentare hanno contenuto le perdite al di sotto del punto percentuale e le previsioni fanno intravedere qualche progresso nel primo semestre 2009. Le aziende del benessere, pur penalizzate dal calo dei consumi dell’ultimo periodo, hanno saputo tenere fermi i livelli occupazionali.
Stabili le dinamiche congiunturali delle aziende della comunicazione, dei servizi e delle autoriparazioni che evidenziano flessioni nella produzione e di fatturato inferiori ai due punti percentuali e possibili miglioramenti nel livello occupazionale.
Per le imprese dei trasporti, dell’artistico, degli impianti e del legno-arredo si attendono nuove contrazioni nella produzione, nella domanda e nel fatturato.
In maggiore affanno i settori meccanica, edilizia e moda. I risultati tendenziali penalizzano i tre comparti e la previsione di perdite continuano ad essere molto consistenti anche per il primo semestre 2009, perdite che potranno risultare superiori ai due punti percentuali per edilizia e moda.
Tuttavia l’edilizia evidenza maggiore propensione ad investire e ad aumentare gli organici. Nonostante le previsioni per i prossimi sei mesi anticipino la possibilità di nuove flessioni nei volumi di domanda e fatturato (rispettivamente –1,8 e –2,1%), la dinamica occupazionale appare di segno opposto, aprendo la strada a nuove assunzioni (+0,4%). Cresce anche l’intenzione dei piccoli imprenditori a effettuare nuovi investimenti: oltre un’azienda su cinque si dimostra interessata su questo fronte.
Come per l’edilizia anche per il settore manifatturiero le notizie positive non riguardano i livelli di produzione di fatturato e degli ordini per i quali, al contrario, si attendono nuovi cali dopo quelli sensibili già registrati nel secondo semestre del 2008. Le indicazioni positive, anche in questo caso, riguardano la maggior tendenza delle imprese a investire (18%) e la possibilità di creare nuovi posti di lavoro (+0,4%).
Le attività di servizio alle persone hanno sofferto il calo generalizzato dei consumi. Tuttavia, nei primi mesi del 2009 le aziende del terziario dovrebbero contenere maggiormente le perdite di domanda e fatturato, e sono previste nuove assunzioni (+0,8%). Tuttavia sul fronte degli investimenti emerge una forte cautela da parte degli imprenditori.
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