ROMA (UnoNotizie.it)
"E’ demagogia reputare il rimpatrio di una donna mai registrata all'anagrafe, senza alcun mezzo di sostentamento al di fuori della prostituzione un evento che aumenta la sicurezza dei romani, come sostiene il sindaco Alemanno".
Lo afferma l'assessore provinciale alle Politiche culturali, Cecilia D'Elia.
"Il rimpatrio della donna rumena è il primo nella città di Roma per motivi legati alla prostituzione. E’ un provvedimento disumano - conclude D'Elia - frutto di una società che confonde il decoro con la sicurezza, che esclude senza programmare nessun vero percorso di reinserimento. Ancora una volta si tenta di spacciare una esibizione di forza per norma di sicurezza. In questo modo il contrasto alla prostituzione avviene unicamente attraverso la criminalizzazione delle donne che alla fine pagano al posto dei loro clienti e dei loro sfruttatori".
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