VITERBO (UnoNotizie.it)
Una delegazione della Filca Cisl di Viterbo unitamente alla Segreteria ha partecipato alla Consegna dei Fondi per la conservazione e valorizzazione del Memoriale Italiano di Auschwitz.
La cerimonia che si è svolta nella mattinata odierna a Roma presso la Casa della Memoria e della Storia in via San Francesco di Sales 5, ha visto la partecipazione delle Segreterie Nazionali Regionali Lazio e Territoriali di Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Feneal-Uil, rappresentanti degli Enti Paritetici, Presidenti e Direttori delle Casse Edili del Lazio, Edilcassa del Lazio, Associazione Nazionali Ex-Deportati.
Questa iniziativa intrapresa dalla Filca Cisl è scaturita dal Viaggio effettuato ad Auschwitz nell’Aprile 2008.
Lo stesso è stato effettuato con uno scopo fondamentale, rinnovare la memoria, per questo lo ricordiamo come il nostro viaggio nella memoria del nostro Paese e della nostra Europa.
Crediamo che questo sia un impegno che ogni cittadino libero deve sentirsi nei confronti dei tanti sopravvissuti che hanno deciso di testimoniare e raccontare la loro storia di fronte a noi e in nome degli scomparsi o di chi è tornato muto.
Per primi, i sopravvissuti hanno testimoniato per lasciare in eredità la loro memoria e molti continuano a farlo oggi. Ora tocca a noi prendere il testimone e radicare quella memoria nella nostra quotidianità, attraverso semplici gesti e iniziative.
Questo è lo spirito con cui abbiamo organizzato la raccolta dei fondi per salvaguardare e valorizzare il Memorial degli Italiani in Auschwitz, realizzato dall’Aned per testimoniare della deportazione Italiana, e così continuare in quel passaggio di memoria che l’opera intende realizzare.
Primo Levi ha partecipato alla progettazione del memoriale con il compito di dargli voce e così ha voluto che il memoriale si rivolgesse al visitatore:
“Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei uno straniero. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio,di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme né domani né mai.”
Con queste parole siamo ripartiti da Auschwitz e abbiamo iniziato il nostro lavoro.
La Segreteria Filca Cisl
- Uno Notizie Viterbo -
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