Quindici miliardi è il conto che la burocrazia presenta ogni anno alle Imprese, soprattutto a quelle più piccole, che pagano ben 11 dei quei 15 miliardi di euro. “Tagliare la burocrazia si può e si deve. Il governo sta andando nella direzione giusta” - ne è convinto il Presidente di Confartigianato Viterbo, Stefano Signori. Ma non è il solo, a giudicare un sondaggio realizzato dall’Ispo, la maggioranza degli italiani la pensa così.
Occorre passare dalle parole ai fatti, seguendo l’esempio dei principali Paesi europei che hanno adottato provvedimenti per ridurre il peso della burocrazia.
Negli ultimi dieci anni l’incidenza sul Pil della spesa per il pubblico impiego si è ridotta dello 0,5% nell’Ue a 12, mentre in Italia è cresciuta dello 0,2%. Semplificare e aumentare la competitività delle imprese pubbliche: ecco la ricetta per ridimensionare i costi burocratici e indirizzare questo risparmio ai consumi. “Si tratta di tagliare privilegi sedimenticati, per migliorare la vita di tutti” – aggiunge il Presidente Signori.
La proposta di Confartigianato si legge nella bozza di decreto che accompagna
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