Ingrid Betancourt ed il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti hanno incontrato i giornalisti in una affollata conferenza stampa presso la Sala Monsignor Di Liegro di Palazzo Valentini.

La Betancourt, candidata alla presidenza della Repubblica della Colombia, era stata rapita nel 2002 dalle Farc, le Forze armate rivoluzionarie colombiane, e liberata lo scorso luglio dopo 6 anni di prigionia, in un blitz delle forze armate del Paese latino-americano.
La conferenza stampa di Palazzo Valentini è avvenuta dopo che la signora Betancourt era stata ricevuta in udienza dal Papa nella residenza estiva pontificia di Castel Gandolfo.

L'ex ostaggio delle Farc nel corso del suo intervento presso la sede della Provincia di Roma ha più volte ripetuto di avere la missione di "dare voce a chi non ce l'ha", riferendosi ai suoi compagni di prigionia ma anche a tutti coloro che soffrono "non solo in Colombia". "La mia priorità - ha sottolineato la Betancourt - è quella di lottare per la liberazione di queste persone".

Ingrid Betancourt ha quindi lanciato un messaggio ai capi della guerriglia. "Io so che il mondo li sta guardando – ha affermato – e chiede a loro di aprire il cuore, di fare spazio ai sentimenti al di là dei calcoli politici e militari. Chiede che si faccia spazio ad un senso di umanità e non solo odio e vendetta". "La soluzione - ha concluso la Betancourt - può arrivare soltanto attraverso il dialogo e l'apertura".

Da parte sua il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti ha affermato: "Consegnare ad Ingrid Betancourt il premio Nobel per la Pace sarebbe un modo di andare incontro alla percezione di milioni di essere umani che vedrebbero riconosciuta una battaglia vinta in nome della democrazia e della libertà". "La liberazione di Betancourt - ha continuato Zingaretti - è stata vissuta da miliardi di esseri umani come la giustizia che trionfa".

Zingaretti ha poi aggiunto: “Come presidente della Provincia ho scritto una lettera al governo della Birmania per chiedere di incontrare a Rangoon Aung San Suu Kyi. Penso che il governo birmano presenterà un diniego alla mia visita ma lo abbiamo fatto apposta perché, in una giornata bella come questa, non dobbiamo smettere di credere che è utile continuare a chiedere la libertà dei tanti che ancora in Colombia sono prigionieri e
di tutti coloro che nel mondo si battono per la libertà".

"E' importante testimoniare- ha continuato Zingaretti - battersi e non ammainare mai la bandiera della speranza".

Durante l’incontro con i giornalisti il presidente Zingaretti ha conferito ad Ingrid Betancourt il premio "Provincia Capitale", un'opera scolpita in legno raffigurante un melograno, simbolo della vita e della fertilità. Nel consegnare il riconoscimento Zingaretti ha detto: “Non è il premio Nobel ma lo consegniamo con lo stesso amore ed affetto".

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