Le conquiste non sono mai acquisite una volta per tutte: vanno difese e fatte vivere giorno per giorno.
Ciò vale tanto più per la nostra Costituzione, che è costata morti e sofferenze ai nostri padri e che, quotidianamente,  viene messa in discussione e di fatto svuotata nei suoi cardini fondamentali.
Non è un luogo comune,  ma verità riconosciuta da studiosi di ogni estrazione, nazionale e culturale, che essa  è una delle più avanzate del mondo.
   Se una critica può esser  mossa è che, in oltre sessanta anni di vigenza alcuni principi sacrosanti sono, purtroppo,   rimasti inattuati: l’eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, la libertà di pensiero ed espressione, il diritto ad un lavoro dignitoso, il diritto alla salute e ad una istruzione, qualificate, universali e pubbliche.
   La celebrazione del 25 Aprile, dunque, non può ridursi ad uno stanco e frettoloso rituale: è la “festa” della Costituzione, della Liberazione dell’Italia dall’oppressione ventennale del fascismo e dall’occupazione nazista, della conquista dei diritti democratici in un’Italia finalmente libera ed unita.
Oggi queste conquiste vengono messe sfacciatamente in discussione, spesso da chi dovrebbe esserne  fedele custode.
Si tenta infatti di far passare una richiesta di riforma della Costituzione in antitesi a quella stilata dai padri costituenti, che realizzarono una meravigliosa sintesi tra le  diverse correnti culturali e politiche (cattolica, liberale, socialista e comunista) che dettero vita alla Resistenza.
Dobbiamo, quindi, “tornare alla Costituzione”, per difenderne lo spirito e attuarne compiutamente le parti non realizzate; pretendere da tutte le forze politiche il rispetto per la Carta fondamentale della nostra Repubblica, che ha reso possibile un dopoguerra ricco di conquiste per le classi popolari e di allargamento degli spazi di solidarietà e di democrazia.

Viva il 25 Aprile, Viva la Resistenza, Viva la  Costituzione

Programma del 25 aprile 2010 a Nepi:

ore 10.30: piazza del Comune: Partenza del corteo cittadino con il gonfalone e la Banda musicale “Enrico Gai” di Nepi - deposizione di una corona di alloro in  ricordo di  quanti sacrificarono la  propria vita nella lotta di  Liberazione

ore 16.30: Largo Verdi : Musica popolare – Distribuzione di materiale informativo – Commento  ai principali articoli della Costituzione- Declamazione di alcune lettere dei condannati a morte della Resistenza.- previsto l’intervento dell’ass. “Giovani per la Costituzione”.
 
Saranno presenti con stand informativi il Comitato “Nepi per la Pace”,  l’ass. “LiberAgorà” associata a “Libera- nomi e numeri contro le mafie” e il circolo “ I cento passi- Peppino Impastato” di Nepi


- Uno Notizie Nepi (Viterbo) - Ultime notizie festa liberazione

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